VISTA COMPLETA SUI PROCESSI Perché un’azienda come Harmont & Blaine ha sentito l’esigenza di un sistema di tesoreria? Ce lo spiega Raffaele Ponticelli, Treasury professional. «Una necessità che è apparsa subito chiara è stata quella di avere sotto mano, sempre e ovunque, i flussi economici dell’organizzazione. Ma con decine di punti vendita che si appoggiano a banche differenti, è quanto mai indispensabile poter gestire velocemente e con semplicità non solo ricavi ma tutte quelle attività che coinvolgono la contabilità, e i flussi bancari in entrata/uscita e quindi riuscire a prevedere i flussi di cassa futuri. Sono tali flussi che possono confermare o meno le attese e previsioni, dunque averli in ordine e sincronizzati è un vantaggio operativo non da poco». A supportare lo switch verso un riassetto maggiormente ottimizzato è stato DocFinance, che si è dimostrato in grado di rispondere a una vera e propria richiesta di digitalizzazione e miglioramento dei processi. Insieme al partner, Harmont & Blaine ha messo in piedi una struttura informatizzata capace di dar seguito ad attività peculiari di cash flow e budget di tesoreria a breve e medio/lungo termine. «I vantaggi di una soluzione del genere per noi sono stati altissimi» – spiega Ponticelli. «Con DocFinance siamo riusciti a ottimizzare e snellire i processi operativi, se una volta servivano giorni, settimane, per chiudere analisi mensili o trimestrali, oggi l’operazione si effettua in poche ore. Tutto grazie a una piattaforma che si interfaccia direttamente con gli istituti di credito, predispone riconciliazioni bancarie giornaliere, riduce le risorse impiegate per snervanti data-entry e riqualifica le stesse in ruoli strategicamente rilevanti». ANALISI REAL-TIME DELLE PRESTAZIONI L’arrivo di Ondeggia in Harmont & Blaine ha dato una spinta decisiva all’implementazione di DocFinance, all’interno di un gruppo che, prima o poi, avrebbe dovuto rinnovare gli strumenti in uso. «Con il nuovo corso è stato possibile focalizzarci su due KPI per noi fondamentali: la gestione del cashflow e della posizione finanziaria netta. I due indicatori di performance ci dicono dove stiamo andando e con quali numeri. E devono farlo in maniera semplice e trasparente, consentendo all’utente di destreggiarsi tra menu e cartelle senza dover seguire lunghi e tediosi percorsi di formazione. DocFinance mantiene una simile promessa». Come se non bastasse, dopo la prima implementazione nell’ottobre del 2015, DocFinance ha superato un esame difficile. Nel 2016 la H&B decide di mandare in pensione il suo ERP, individuando nel big player SAP un valido sostituto, il quale proponeva di implementare anche il modulo “TR” Treasury. Eppure, il team della compagnia di Caivano, dopo una precisa analisi, ha ritenuto DocFinance superiore nell’interfacciarsi con le banche, ritenendolo più idoneo alle necessità di analisi real-time delle prestazioni. «Per noi, è stata una conferma e un ulteriore attestato di merito per una soluzione che ci ha permesso di crescere, perseguendo tanti obiettivi, dalla razionalizzazione delle attività alla ricezione di dati qualitativamente superiori. DocFinance è un investimento che non ha tardato a portare risultati concreti».
Articolo del 16 Ottobre 2018
A cura di Antonio Caffo