Nella serata di lunedì il Governo ha approvato tre documenti: il Decreto Legge recante disposizioni urgenti in materia fiscale, o Decreto Fiscale; il Decreto Legge recante “disposizioni urgenti per la deburocratizzazione, la tutela della salute, le politiche attive del lavoro e altre esigenze indifferibili”, o Decreto Semplificazioni; il Disegno di Legge di Bilancio.

Nonostante i tanti annunci, nessun cenno nella nota del Governo alle misure del piano Impresa 4.0: manca infatti, al momento, ogni riferimento non soltanto al promesso rinnovo di super e iper ammortamenti e Nuova Sabatini, ma anche al credito d’imposta per la formazione 4.0.

Secondo le indiscrezioni raccolte dal Sole 24 Ore nei testi definitivi della manovra 2019 salterebbe il rinnovo del superammortamento, assorbito dalla mini Ires, mentre resterebbe il rinnovo dell’iperammortamento, anche se, rispetto a quanto era filtrato in precedenza, le nuove aliquote dovrebbero essere riviste al ribasso.

Nel Decreto fiscale nessun rinvio per la fatturazione elettronica

L’oggetto principale del decreto fiscale sono la “pace fiscale” e la “rottamazione ter”. Ma ci sono anche altre norme, tra cui la principale è quella relativa alla fatturazione elettronica delle imprese e al regime dell’IVA per cassa.

Innanzitutto nessun rinvio per la fatturazione elettronica. Si parte dal primo gennaio 2019, riducendo per i primi sei mesi le sanzioni previste per chi non riuscirà ad adeguare i propri sistemi informatici. Le fatture dovranno essere emesse entro 10 giorni dalla operazione alla quale si riferiscono. L’IVA sarà dovuta solo al momento dell’incasso della fattura. Su quest’ultima nota, presente nelle comunicazioni del Governo, ci permettiamo di suggerire cautela: l’introduzione del regime dell’IVA per cassa per tutti i contribuenti ci sembra di difficile attuazione. Vedremo poi che cosa sarà scritto effettivamente nel decreto.

Incentivi per chi assume “manager dell’innovazione”

La nota del Governo parla di “Sgravi per chi assume manager innovativi”. Ma nel dettagliare spiega in realtà che si tratta di “incentivi fiscali importanti per tutte le imprese che assumeranno un manager dell’innovazione altamente qualificato”. Non è proprio il voucher per il Temporary Digital Manager auspicato da Confindustria, ma è comunque un supporto a chi intende attrezzarsi per investire in innovazione tecnologica.

Sarà poi rivisto il sito Italia.it che diventerà il portale dedicato alla promozione del made in Italy auspicato tempo fa dal ministro Di Maio.

Sarà infine raddoppiato il fondo per il credito alle micro e piccole imprese.